domenica, maggio 28, 2006

Synth hardware e Virtual instruments




Come descritto precedentemente,i sintetizzatori virtuali,possono tranquillamente sostituire i sintetizzatori hardware,ovviamente il computer deve essere munito di una scheda audio dotata di convertitori di alta qualità e compatibile Asio 2.0 [I driver Asio 2.0 permettono al software Audio-midi di localizzare tutti gli input e gli output disponibili sulla scheda audio dando la possibilita' di registrare piu' di due tracce simultaneamente inoltre e'possibile disporre di una bassissima latenza fino a zero](Zero latency monitoring)Con l'introduzione di Cubase Sx, oltre alle potenzialità che riguardano la registrazione multitraccia, e la totale gestione del midi, l'integrazione dei virtual instuments,ha notevolmente rivoluzionato il modo di fare musica; adesso ci troviamo di fronte a strumenti virtuali come il "The grand 2", della Steinberg,che,riproduce fedelmente un pianoforte a coda con oltre tre Gb di campioni,e non affatica la cpu,non sono presenti loop di coda e suonare questo pianoforte e' semplicemente fantastico.Un altro favoloso virtual instruments sempre della Steinberg e' Hypersonic 2, che integra i suoni molto simili al Korg Triton e al Roland Xv 5080.Questo virtual instrument e' dotato di una libreria grande 1,7 Gb con oltre 1000 suoni ma leggerissimo da gestire. Un campionatori come Halion della Steinberg e Kontakt della native instrumentsche danno la possibilità di leggere librerie Akai,Soundfonts,Gigasampler,oppure di crearne delle proprie. Sono stati addirittura creati i batteristi,chitarristi,bassisti e sezione fiati virtuali che sarebbero: Steinberg Groove agent,Virtual guitarist,Virtual bassist e Brass dell'Arturia.Sono stati ricreati i synth vintage : della Native Instruments abbiamo il Pro Five, il Pro 52 e il Pro 53, tre esemplari che emulano il Prophet v della Sequential Circuits™, e l'Fm7 bellissima replica dello Yamaha Dx7 creato nel 1983 e fu uno dei primi synth completamente digitale dotato di 32 algoritmi. Anche la casa Francese Arturia ha contribuito alla reincarnazione di quattro leggendari synth : il Moog Modular, il Mini Moog, l'Arp 2600 e il Cs-80v replica del popolare Yamaha Cs 80.Quindi a voi l'imbarazzo della scelta, tutto il resto dipende dalla creatività e dal brano che si intende comporre.Come ho detto prima, se si dispone di un sistema munito di scheda audio con i giusti requisiti , l'unica differenza che si può trovare tra macchine software e hardware e' la gestione dei parametri; piu' semplificata per il software e molto complicata per l'hardware che dipende ovviamente dai punti di vista,ma questa opzione vale solo in studio perché dal vivo e' rischioso utilizzare il pc dedicato ai virtual instruments io lo sconsiglierei,meglio i nostri affidabili expander e andare sul sicuro ma per fare musica in studio,i virtual instruments sono la soluzione finale.





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